venerdì 9 gennaio 2009

Quel silenzio sulla moschea in piazza Duomo

Una bell'amica m'ha fatto arrivare quest'articlo e vorrei sapere se è certo. Non vorrei, però, preocupare a nessuno: non dico quello che penso, soltanto quello che succede... o no...

Guardate la foto qui sopra: è di sabato pomeriggio. Mille, forse duemila musulmani hanno occupato piazza Duomo a Milano per protestare contro i raid israeliani a Gaza, hanno bruciato bandiere con la stella di David e poi hanno pregato rivolti verso la Mecca. Anche il sagrato è stato occupato. Il Duomo ha dovuto chiudere. Se un cristiano, ammesso che ce ne sia ancora qualcuno in circolazione, avesse voluto entrare nella cattedrale per pregare, o per partecipare alla messa, avrebbe dovuto rinunciarvi. La stessa cosa è successa a Bologna in piazza Maggiore, davanti a San Petronio: la foto è a pagina 5. Anche in altre città d’Italia e d’Europa molte piazze e molti sagrati si sono trasformati in improvvisate moschee all’aperto. Guardate e tenete presente un dato: è la prima volta che succede.
Ma perché i musulmani, per protestare contro la guerra in Palestina, hanno scelto i luoghi simbolo della cristianità? Perché non davanti a un consolato israeliano? O americano? Perché per la preghiera, invece che in una moschea - ce ne sono ormai parecchie - hanno scelto le cattedrali, come a Milano, o la basilica più importante come a Bologna?
Domande alle quali si possono dare due risposte. La prima sgombrerebbe il campo da qualsiasi dietrologia: sono andati davanti al Duomo e davanti a San Petronio perché quelle sono le piazze principali di Milano e di Bologna. Secondo un’interpretazione ancor più benevola, hanno addirittura voluto cercare un’ideale solidarietà con i cristiani, pregando l’unico Dio: in fondo, ha osservato qualcuno, sulla facciata del Duomo sta scritto Mariae Nascenti, e se c’è un culto che accomuna cattolici e musulmani questo è proprio quello mariano. La preghiera di massa sarebbe dunque un atto di pietà, una richiesta di carità in un momento di sofferenza per il popolo arabo.
Ma c’è un’altra possibile chiave interpretativa, che è quella di una simbolica occupazione. Di un atto di arroganza e perfino di violenza: a Milano i dimostranti - guidati dall’imam di viale Jenner, già condannato per terrorismo - sono arrivati di corsa, seminando paura, sgomberando di forza la piazza, occupandola senza alcun permesso, costringendo appunto il Duomo a chiudere. Dove sarebbero, visti i modi e i fatti, il rispetto e la solidarietà con i cristiani?
Sembra quasi che, con questa azione forse coordinata nelle varie città, il mondo islamico abbia voluto lanciare un segnale: i vostri tradizionali luoghi di preghiera adesso diventano nostri. Dove prima pregavate voi, adesso preghiamo noi. Per il devoto musulmano i luoghi, i segni, i simboli hanno un valore ben più profondo di quanto ne attribuiamo noi occidentali, ormai largamente secolarizzati.
Può darsi che quest’ipotesi di un’occupazione simbolica sia un allarmismo esagerato. Resta il fatto che non si vede che cosa c’entrino il Duomo e San Petronio con i raid israeliani; e che mai la preghiera collettiva si era tenuta sui sagrati delle chiese cattoliche. (Non vogliamo neanche immaginare che cosa avrebbe scritto Oriana Fallaci. Avrebbe parlato come minimo di sfregio, di oltraggio. Quando cominciò a sostenere quelle sue tesi, fu fatta passare per un’invasata. Adesso sono molti, invece, a temere che avesse ragione).
Ma la vera notizia, quella che ci ha indotti - a distanza ormai di due giorni - ad «aprire» il giornale con la foto che avete visto in prima pagina, è la distrazione, il disinteresse, il deprimente silenzio che ha accompagnato le invasioni di piazza Duomo e piazza Maggiore. I saldi e le code agli outlet valgono ben di più, nel nostro media-system, di un Duomo trasformato in moschea
Ed è di questo che abbiamo paura. Non dei musulmani, la cui aggressività in tutto il mondo è piuttosto, probabilmente, un segno di debolezza e di declino. Abbiamo paura dell’ignavia, della viltà, dei contorcimenti mentali di un Occidente che soffre di infiniti complessi e sensi di colpa. Di un mondo che per non offendere i musulmani cancella i presepi, i riferimenti a Gesù nelle canzoni di Natale e il prosciutto dalla mensa dell’asilo: ma che non ha nulla da eccepire se il Duomo è costretto a chiudere. Che cosa avremmo letto sui nostri giornali se quattro cattolici tradizionalisti fossero andati a pregare davanti alla moschea di Segrate?
È il nulla dell’Occidente che spaventa. Il vuoto pneumatico di valori e ideali che lascia campo libero a chi, invece, si nutre di un pensiero forte e di uno spirito di conquista. Non ce ne frega nulla di rinunciare al presepe perché al Natale non crediamo più, così come non crediamo più in niente: né in una filosofia che non sia quella del godersi la vita, né in una morale che non sia quella del secondo me. L’Occidente tace, di fronte all’avanzata dell’islam, perché non ha niente da dire: la stessa Chiesa sembra spesso rinunciare, per paura chissà di che, ad essere se stessa.
C’è chi dice che proprio questo nulla ci salverà dall’islam. Che i musulmani saranno alla fine sconfitti, più che da quel che resta dei nostri valori, dall’effetto contagioso dei nostri vizi. È probabile che finirà così. Ma non prima di uno scontro che sarà tutt’altro che breve e indolore.
Michele Brambilla

14 commenti:

Reyjam ha detto...

E' un atto di provocazione. Sono state scelte il Duomo di Milano e San Petronio a Bologna e in particolare un'altra chiesa a Londra perchè sono chiese in cui abbaiono affrescate immagini di Maometto all'inferno, dato che nel periodo in cui sono state edificate queste chiese si credeva che Maometto fosse un vescovo che aveva ripudiato Dio e fosse profeta del demonio. Inoltre sono chiese in cui più di una volta hanno minacciato di farvi attentati proprio per la presenza di queste "vignette". Hanno bruciato delle bandiere , l'atto forze peggiore che si possa fare contro uno stato e una cultura per dimostrare il disprezzo verso essa. Va bene che siamo uno Stato democratico , ma così si esagera. Bisogna svegliarsi!

Reyjam.

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

A me fanno paura. Non capisco perché nessuno non dice niente. Cui, in Spagna, i giornali non hanno detto ne una sola parola per spiegare questo successo... Invece, oggi hanno convocato delle manifestazione per difendere Palestina! Pazzi!

Unknown ha detto...

Oggi siamo più impegnati a recuperare i mercati finanziari che la nostra fede....
La Fallaci ci aveva visto bene, si è avviata una lenta islamizzazione dell'occidente.

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

¿lenta? Io non penso che sia lenta... Invece, mi fanno paura, non solo i musulmani a casa mia, ma i nostri politici che non fanno altra cosa che sorridere alle loro richeste!

Unknown ha detto...

Ci credo! per loro sono milioni di voti che vanno gestiti per loro interessi. Ma adesso con quello che hanno fatto a Milano hanno già superato il limite.

Anonimo ha detto...

i problemi sono due ..
il primo è che la manifestazione contro israele (autorizzata dal prefetto)non doveva arrivare a piazza del duomo ma fermarsi a piazza san babila....perciò i palestinesi e vari mussulmani hanno caricato e sfondato i blocchi della polizia,infischiandosi di rispettare le regole,tra prepotenze e insulti dandoci a noi italiani dei razzisti....
il secondo problema è la preghiera sul sagrato del duomo....
a questi mussulmani da fastidio il crocifisso nelle scuole e tutto quello che rappresenta la cristianità e perciò pregare fuori da una chiesa lo fanno solo per provocazione....
sta alle nostre istituzioni prendere provvedimenti in modo che non accadono ancora queste brutte situazioni,e che si possa vivere in una pacifica tolleranza

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Per me il peggio e il silenzo dei giornali. In Spagna non ne hanno parlato per niente di questo...
Invece, ieri ho ricevuto un mail da ERC (Sinistra Reppublicana di Catalunya) invitandomi alla manifestazione contro Israele convocata per tutti i partiti politici di sinistra alle nostre città... Pazzi!
Finirano per farmi votare la diestra? Spero di no!

Anonimo ha detto...

no in italia se ne parlato...mai abbastanza...
la sinistra italiana si è sciolta come neve al sole,e tra scandali ....
non è in grado di di proporre un'analisi del problema,si urla al vento parole senza senso tanto per dire "ci siamo anche noi"
non voterò mai per la destra....mio padre partigiano nella valdossola...non mi farebbe più dormire
piuttosto metto scheda nulla...

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Io ho mezzo scheda nulla nelle elezzione municipale l'ultima volta...

Anna ha detto...

se quattro cattolici tradizionalisti fossero andati a pregare davanti alla moschea di Segrate fossero stati ammazzati all’istante.
Dove sono i nostri valori democratici in fronte a tutti questi dittatori?

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Certo Anna. E oggi abbiamo la manifestazione a Barcellona per difendere Palestina. Io rimango a casa e mi fa vergogna già quello che diranno nella TV questa sera!

Anonimo ha detto...

noi non andremo mai a pregare davanti a una moschea,perchè siamo intelligenti e sappiamo cosa voglia dire la parola "democrazia"tolleranza"convivenza"
ma saremo sempre considerati dei razzisti

Anna ha detto...

Non è vero, io non sono razzista, io sono contro i musulmani totalitari, siano bianchi, rossi, neri, o gialli.

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Certo. Essere musulmano non è una razza. Come non lo è essere catolico né budista.
Ma non m'importa più se mi chiamano razzista. Neanche se mi dicono que le mie oppinione fanno paura... PAURA? XD! Quello che fa paura è la ignoranza e la mancanza d'informazione...