mercoledì 12 dicembre 2007

Le priorità dei politici

Oggi la nostra Consigliera di Sanità, quella di Catalunya, ha presentato l’offerta per fare dall’ospedale Clínico quello di referenza in Spagna per le operazioni di cambio di sesso. Fantastico! Sono contenta per tutti quelli che non sono felici con il loro corpo, perché Catalunya, il suo governo, li aiuterà. Bravo!
Mah... avete sentito parlare del vaccino contro il virus dal papiloma umano? Questo virus è il causante del cancro di collo d’utero, la seconda causa di morte nelle donne fra 15 e 44 anni d’età e il governo spagnolo, quello di Madrid, ha annunciato che la sanità pubblica fornirà questo vaccino a tutte le ragazze de 12 anni, di forma immediata.
In Catalunya, però, la nostra diletta Marina Geli ha deciso fare una moratoria di 2 anni prima d’applicare qui questa norma. Questo vuole dire che le ragazze che oggi hanno i 12 anni, non hanno il diritto d’essere vaccinate gratuitamente.
Forse questa decisione non sarebbe molto importante se non fosse perché il vaccino vale fra 500 e 600 € dipendendo della farmacia dove vuole comprarlo, perché il prezzo è libero. Sembra che la decisione della Signora Geli ha qualcosa a fare con il presupposto: In Catalunya non abbiamo i soldi per fornire il vaccino prima da 2 anni.
Come dirlo? Puoi capirlo? Non abbiamo i soldi per un vaccino che può evitare tante morte... ma abbiamo i soldi per pagare le operazioni di cambio di sesso? E non solo quelle di Catalunya, che sono state calcolate in 60 per anno, più o meno... no... Adesso vogliamo che uno dei migliori ospedali di Barcellona sia il referente per tutte le operazione in Spagna.
Bravo per la Signora Geli: lei continua a farsi un curriculum fantastico dove le sue priorità mai sono quelli dei cittadini!

giovedì 6 dicembre 2007

Andrea


Descrivere Andrea è facile se parliamo del suo aspetto fisico. Mia figlia e una ragazza magra, molto espressiva, con grandi occhi marrone a mandorla e con un sorriso radiante. I sui capelli sono castagni, ondulati e lunghi. Ha il viso di una persona vitale e felice. La gente dice che sembra un po’ una gitana, magari della famiglia di Rosario Flores... ma prometto che io non ho mai conosciuto nessun uomo della famiglia González-Flores. Al meno non intimamente.

Se parliamo del suo carattere, magari avresti bisogno d’avere un po’ di pazienza con me perché non è facile da spiegare, neanche in spagnolo!
Potrei dire che Andrea è vitale, un romanzo permanente, esagerata, testarda, romantica, brava, gentile, per lei non esistono i colori grigi: c’è il bianco e c’è il nero e, se non ti piace, tu hai un problema! Forse c’è per causa della sua giovinezza, ma non sono sicura che nel futuro cambi.
Sempre ha ragione. Non si può discutere con lei, ma è la migliore amica dei sugli amici e delle sue amiche.
Mi piace così tanto la sua concezione della vita, che vorrei avere la sua età per ricominciare la mia con la stessa bravura e lo stesso ottimismo di lei.

domenica 2 dicembre 2007

Un'altra volta, in Euskadi




Due morti di più. Non so già quanti ma sì che so che ciascuno è una ferita che porta ancora più alla violenza, l’incomprensione e la paura. Non ho mai capito perché questo bel paese, Euskadi, non può trovare la via per finire con una storia che dovrebbe essere finita di tanti anni!
Quest'immagine, è di San Sebastian, vista dal Monte Igueldo, dove sono andata con mio marito due anni fa. Ricordo che tutta la gente ha stato molto gentile con noi, specialmente quando dicevamo che eravamo catalani...
Solamente posso desiderare che la pace che tanti di loro vogliono, arrivi subito.

Superata dalla technologia

http://www.youtube.com/watch?v=SDyuarcu14Y

L’ho intentato. Vorrei sapere come farlo per aggiungere della musica dal youtube nel mio blog, ma come non ho il tempo sufficiente per investigare, vi posso qui un link che mi piace tanto, tanto... che voglio compartirlo con i miei amici.
Magari vi piaccia anche a voi!

sabato 1 dicembre 2007

Un altra storia di tolleranza

Due o tre giorni fa ho letto sul giornale che un’insegnante inglese al Sudan ha commesso blasfemia contro l’Islam. Dicono che ha fatto votare gli alunni, (che hanno fra 5 e 6 anni) per scegliere un nome per un orso di zerbino... e gli alunni hanno deciso il nome del profeta. Alcuni genitori hanno demandato la condanna della donna a 40 colpi di frusta e 4 anni in galera, la qualcosa mi sembra quando meno esagerata, ma, adesso il paese vuole condannare a morte la professoressa per offendere l’Islam. E qui, qualche (molti) continuano a chiamarmi razzista perché dico che non mi piace l’Islam. Va bene! No m’importa e insisto: L’Islam non è una razza, è una religione. Una religione che mi considera, tanto che donna, meno che un cammello e, logicamente, non mi piace questa idea che hanno di me. E punto.