sabato 19 luglio 2008

Eroe o assassino?

Samir Kuntar, uno degli assassini liberati da Israel ed scambiato per gli due corpi dei soldati ebrei morti fu il perpetratore d’uno degli attentati più orribile di tutta la storia d’Israel. Lui fu chi nel 1979, con tre altri terroristi, s’infiltrò, dal Libano, in un appartamento nella città israeliana di Naharia, dopo avere assassinato due polizie. A questo appartamento abitava la famiglia Haran. Allora Kuntar sequestrò il padre della famiglia e la figlia di 4 anni. Poi, nella spiaggia assassinò il padre con uno sparo nella schiena e poi lo gettò al mare, per fare che l’ultima cosa che la bambina vedesse prima di morire fosse questo, la morte del suo padre. Immediatamente dopo, in mezzo della sparatoria con la polizia che aveva arrivato, quest’eroe palestinese ha scagliato la testa della bambina sulle roccie ma, come la bambina non era ancora morta, distrusse il suo cranio con dei colpi con la culatta della sua carabina.
La madre della famiglia s’era scondita sotto il letto con l’altra figlia, e per evitare che il suo piangere le tradisse, le coprì la bocca, asfissiandola accidentalmente.
Dopo quel giorno Kuntar era in galera in Israel, dove s’e sposato due volte, con due attiviste arabe-israeliane, s’è laureato nella università, ha ricevuto attenzione medica e propaganda d’appoggio della parte del mondo arabe.
Hezbollah, nel Libano, ha celebrato la sua libertà mentre Israel piangeva per i due soldati morti.
Per me, l’eroe d’Hezbollah non è altro che un assassino e quelli che sono contenti di vederlo libre sono come lui.
Preferisco piangere con Israel che formare parte di quelli chi celebrano il trionfo del terrore e della morte.

Ciao, amici!!

Primo, un post per dire che il mio computer è rimasto stupido per un lungo messe e, cosí, non ho potuto scrivere nel blog, neanche leggere i vostri.
Scusatemi!
Adesso, sono cui, presta a scrivere, leggere e oppinare...
Baci a tutti!