Il mio lavoro
Come tutte le cose nella mia vita, il mio lavoro non è facile a spiegare. Adesso lavoro per me, a casa, faccio delle traduzione per qualche cliente e faccio anche delle intervisti per una pubblicazione giuridica che edita La Vanguardia tutti i mese (Togas, si chiama). Lavoro in questo tema dopo l’anno 96, quando ho deciso finire di lavorare per altri tra recuperarmi d’una depressione che ho avuto per causa dello stress.
In quelli tempi, lavoravo molto, miei figli erano piccoli, i miei rapporti con mio marito non erano, per dirlo soavemente, perfetti... guadagnavo molti soldi ma non ero felice per niente e, un giorno, dopo questa stupida depressione, ho deciso che non volevo essere la più ricca del cimitero ma vivere meglio, essere più contenta con me stessa e godere di più con quello che m’importava davvero!
Così, ho cominciato a lavorare da me, con l’orario che mi piaceva di più, con meno soldi ma molto più felice.
Credo che è una scelta molto personale ma sono contenta d’averla presa. Magari c’è un solo inconveniente: NON AVRÒ MAI UNA FERRARI!!
lunedì 21 aprile 2008
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4 commenti:
Nyota! Ti giuro che si qualcun giorno guadagno la lotto te lo comprerò!
Perbacco! Sei una imprudente, Anna... adesso c'è un documento scritto, pubblico, dove lo dici!!!!
Spero che un giorno guadagni la lotto davvero!
Una ferrari piccolina serve?
Valens! È meglio che niente... penso...
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