La presidente dell’Associazione di Vittime del 11 marzo, madre d’un giovane di 19 anni, morto nei brutali attentati di 5 anni fa a Madrid, Pilar Manjón, ha detto che non dovemmo confondere gli atti istituzionali con il fatto che i cittadini abbiano dimenticato, cosa che i madrileni non hanno fatto per niente.
Questa affermazione l’ha fatta dopo che i nostri politici, come sempre, abbiano perso il tempo e la nostra pazienza litigando su cose che non interessano a nessuno e sbagliando la commemorazione di un giorno nero della nostra storia, dove quasi 200 cittadini trovarono la morte perché qualche fanatico islamista ha deciso di mettere 10 bombe su i treni che portavano i madrileni a lavorare o studiare...
I nostri politici, come avrebbero fatto già lo stesso giorno dell’attentato, litigano e litigano fra loro, senza fare attenzione a noi, gli spagnoli, la gente... quelli che paghiamo con i nostri soldi, e a volte col nostro sangue, i loro errori e la loro incompetenza. Quelli che difendono “la diversità culturale”, “l’alleanza delle civiltà” e cose parecchie… che inviano dei miliardi d’euro in Palestina per ricostruire Gaza, mentre da noi ci sono delle famiglie dove tutti i loro membri sono senza lavoro, dove ci sono dei giovani che sussistono con 1000 euro il mese, vedove che lo fanno con soltanto 400 euro... e poi dicono che i cittadini non siamo interessati alla politica!
Soltanto vorrei fare pubblico il mio omaggio alle vittime del 11 marzo e le loro famiglie e dire ai nostri politici quello che ho letto qualche giorno fa in una manifestazione: VOLIAMO CHE CI GOVERNINO LE PUTANE, DOPO CHE I LORO FIGLI CI HANNO DELUSO!
mercoledì 11 marzo 2009
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5 commenti:
E' più facile spezzare un atomo che il potere politico
Spero che qualche giorno, il responsabile di tutto quello, trovi lo stesso dolore che avranno per sempre le vittime di quel giorno.
Bella speranza, Anna, ma non credo che arrivi questo giorno!
Io sí.
Che vergogna. Abbiamo dei politici che non hanno né una idea di che cosa è il savoir fer.
gli auguro di rivivere quelle terribili esperienze a tutti i politici e alle loro famiglie
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