martedì 12 febbraio 2008
I viaggi con il mio papà
Conosci qualcuno che puoi qualificare di “assolutamente impossibile di prevedere” Questo era il mio papà (nella foto, con il suo amico inglese Gordon Birdh). In conseguenza, viaggiare con lui era sempre un’avventura.
Per esempio, una volta siamo andati alla Costa Azzurra (si dice così) e dopo avere passeggiato per Cannes, Saint Tropez, Nice... era arrivato il momento d’andare a Montecarlo. Siamo andati lì e, siccome non ha trovato un luogo per lasciare la macchina vicino al Casinò, siamo partiti di Monaco senza avere messo i piedi in terra! Dunque, ¿posso dire che sono mai stata a Montecarlo?
Un altro viaggio è cominciato un pomeriggio di Natale, dopo pranzo. Mio padre era annoiato e voleva partire con noi il fine settimana. La prima idea era andare a Perpignan per fare una passeggiata per i negozi e comprare alcune cose per la befana. La sera stessa eravamo già nel aereo verso a Londra, i miei genitori, mio fratello e io. Abbiamo visitato gli amici di loro (molti amici) per una settimana. Dopo due o tre giorni, mio padre ha ancora pensato che non aveva visto nemmeno i loro amici francesi dalla state scorsa e, logicamente, dopo finire la settimana a Londra, siamo andati a Parigi un’altra settimana per visitarli. Fantastico! Quello che era cominciato come un fine settimana a Perpignan è finito come 15 giorni a Londra e Parigi.
Ma... Sempre c’è un ma... Questa era la prima volta che mio fratello e io visitavamo Londra e, dopo una settimana, non avevamo visto neppure il Thames o la Torre di Londra! Però, avevamo visitato tanti amici del mio papà!. Finalmente, con la mia mamma siamo andati vedere il British Museum, la Torre di Londra, il Parlamento... ecc...
Per quanto riguarda a Parigi, non era la prima volta che visitavamo questa bella città, e la mia mamma, mio fratello e io, siamo andati a visitarla per conto nostro, senza il papà, che aveva continuato a visitare degli amici!
Potrei parlare di tanti viaggi con lui, che mai sapevamo dove sarebbe finito. Non ho dimenticato una volta che è arrivato a casa dal lavoro ed ha annunciato che dopo una settimana doveva viaggiare a Parigi per non so esattamente quel ragione, e che aveva deciso di viaggiare con noi nella macchina per ci passare una settimana. Mia madre e io abbiamo fatte le valigie piene d’illusione, mentre mio fratello (che era già all’università) organizzava la sua vita per potere accompagnarci... Il giorno di partenza è arrivato e verso mezzogiorno mio padre è venuto dal suo lavoro cercarci a casa con la macchina e abbiamo cominciato il nostro viaggio.
Verso le 2 siamo arrivati a Sils, vicino a Girona, dove c’è un ristorante, l’Hostal de la Granota, che piaceva molto a mio padre e dove volevamo pranzare. Così, abbiamo avuto un bel pranzo e, dopo, mio padre ci ha detto con un sorriso di complicità che magari Parigi era troppo lontano per andarci dopo pranzo, guidando la macchina... ed dopo comprare la nostra complicità con la promessa d’un viaggio migliore e anche con molto senso dell umorismo.. siamo ritornati a Barcelona! Non ho mai dimenticato come rideva mia nonna quando siamo ritornati a casa, dopo una settimana di preparativi e 4 ore di viaggio, una per arrivare al ristorante, due per pranzare, e una per ritornare a casa! Mio padre non era facile a prevedere, ma era tanto carino!!
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3 commenti:
Veramente pericoloso, il tuo papà!
E spericolato.
Con il tuo papà dovresti avere molto senso del umore. Io mi sarei disperato
Magari, come tu dice a volte, la genetica è molto importante. Io sono un po'come lui e mi piace tanto improvisare... sai?
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